Gli unicorni non esistono, anche se nella nostra società il richiamo a questo animale mitologico diventano sempre maggiori, tanto da desiderare di diventare unicorni.
L’unicorno è un animale mitologico ed è raffigurato prevalentemente come un cavallo bianco con, in mezzo alla fronte, un unico corno avvolto a spirale. A quest’animale sono attribuiti poteri di ogni tipo, e ad oggi è riconosciuto come icona di un mondo fiabesco e incantato fatto di magia, incarnazione di unicità e tolleranza. Immagina cosa potrebbe significare diventare unicorni!
E se ti dicessi che lo sei già, che non hai alcun bisogno di desiderare di essere qualcosa di diverso da quello che sei? Qualche giorno fa mi sono imbattuto in un post, non ricordo l’autore e se lo riconosci segnalamelo pure. In buona sostanza il post recitava così:
Prima ero intelligente e volevo cambiare gli altri,
Ora sono saggio e ho cominciato a cambiare me stesso
Immagino che le due cose possano sembrare l’una in conflitto con l’altra, da una parte dico che siamo tutti speciali e dall’altro invito a diventare unicorni.
Un unicorno non è semplice da trovare, bisogna cercare e saper guardare. Molto spesso il giudizio, o meglio, il pregiudizio, impediscono l’incontro, spesso anche di noi stessi, travolti, come spesso accade, da un carico di etichette che non ci appartengono.
L’invito al cambiamento vuole essere uno stimolo per riconoscere le qualità eccezionali che risiedono dentro ciascuno di noi e che spesso, troppo spesso vengono chiuse in posto remoto, quasi fosse una cosa di cui doversi vergognare. Ancora oggi sentiamo la eco delle parole di una persona che a livello planetario ha contribuito a cambiare il mondo a livello culturale, sociale, economico; credo effettivamente non ci sia una area dell’attività umana che non abbia subito una qualche mutazione. Le parole sono:
Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare.
Avrai certamente riconosciuto uno degli ultimi discorsi di Steve Jobs e lascio a te la celebre conclusione. Un testamento, certamente. Ma anche un manifesto di cosa la Apple abbia rappresentato per lui, o meglio quale fosse il suo otaku: la Apple doveva donare alle persone la possibilità di diventare unicorni, essendo essa stessa un unicorno!
In ogni settore, in ogni ambito della mia vita personale e professionale incontro persone che hanno costruito la loro realtà sorretta da paletti, da credenze, preconcetti difficili da smontare. Io stesso, per troppo tempo mi sono detto sono così, non posso cambiare. E tutte le volte mi sono sbagliato. Ogni volta che ti senti sbagliato, o che pensi che la tua soluzione, il tuo prodotto o il progetto a cui stai lavorando non siano interessanti, o di averle trovate tutte… beh prova ancora, fallisci e prova ancora con più decisione.
Ti lascio alcuni spunti che di solito hanno dato buoni risultati alle persone e le organizzazioni che l’hanno seguiti (non necessariamente in ordine):
- scrivi il tuo obiettivo: lascia stare le negazioni, concentrati su quello che vuoi.
- chiedi all’esterno: scegli con cure le persone che ti possono dare feedback costruttivi
- crea relazioni: quando parli le persone ascoltano, abbiamo due orecchie e una sola bocca, ci sarà un motivo 😉
- copia: se vuoi ottenere un risultato cerca di capire se qualcuno l’ha ottenuto prima di te e copia, è la forma più alta di intelligenza
- accetta la sfida: se vuoi di più, devi essere disposto a “dare” di più.
Alla prossima